Quanti di noi hanno sentito e sentono la necessità di avere un asilo nido aziendale?
Quanti di noi hanno difficoltà a conciliare lavoro e famiglia?
E’ una preoccupazione diffusa quella di non avere tempo a sufficienza per poter seguire i propri figli, di non riuscire, a causa dell’orario di lavoro, a trovare un equilibrio tra la vita professionale e quella familiare, di non poter sostenere le spese di una baby sitter che possa stare con il bambino sin dalla nascita. Per questa ragione, uno dei primi servizi messi in atto dalle aziende in tutto il mondo a favore dei propri dipendenti è stata l’introduzione degli asili nido aziendali.
L’idea di affiancare all’ufficio un asilo nido nasce dall’esigenza di offrire ai dipendenti uno spazio sicuro, vicino e comodo dove poter lasciare i bambini tra i 3 e i 36 mesi durante l’orario di lavoro. Si tratta quindi di strutture qualificate e ideate per rispondere alle esigenze specifiche di ciascuna azienda. Per evitare di gravare ulteriormente sulle famiglie, gli asili nido aziendali dovrebbero mantenere dei costi contenuti, così da offrire un vantaggio concreto ai lavoratori. Per esempio, è fondamentale che gli orari dell’asilo siano calibrati con quelli dell’ufficio e non standardizzati. Flessibilità e competenza sono fattori imprescindibili per poter offrire un servizio che lasci effettivamente i genitori al lavoro tranquilli. Altrettanto importante è la prossimità geografica: parte della serenità sul posto di lavoro è, infatti, data anche dalla consapevolezza che, qualsiasi cosa accada, in pochi minuti il genitore può essere avvertito e coinvolto.
In Italia, molte aziende hanno asili nido aziendali. In media, ciascuna struttura può ospitare circa 30 bambini e il costo mensile oscilla tra i 200 e i 550 € al mese. Oggi sono molte le grandi aziende che propongono questo tipo di servizio per i propri dipendenti e pongono, dunque, un occhio di riguardo alla conciliazione tra maternità e lavoro. C’è Artsana, di cui è parte “Chicco”, Pirelli, Ferrari, banche come Deutsche Bank, UniCredit, Intesa San Paolo, ma anche grandi gruppi del settore della telefonia come Vodafone, Wind e Telecom, nonché imprese storiche come Nestlé e Ferrero.
É possibile che ST Microelectronics, che solo a Castelletto conta circa un migliaio di persone assunte, non sia in grado di offrire un servizio del genere ai propri dipendenti? L’attenzione ai dipendenti, e alle famiglie di questi ultimi, deve diventare una priorità dell’azienda, così da tutelare il diritto all’infanzia e la tranquillità dei dipendenti stessi. Se anche per te, avere un asilo nido aziendale è una priorità, vieni a dire la tua all’ assemblea che organizzeremo a breve, a sostegno di questa iniziativa.
Cornaredo, 14 novembre 2019 La RSU di Castelletto
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: RSU ST Castelletto