Cacciato senza una parola di spiegazione. Perché?!?

Abbiamo appreso che una persona, a causa del fatto che ha superato i limiti di età per la pensione di vecchiaia, è stata licenziata in tronco. La cosa che ci ha colpito di più è il trattamento che ha subito questa persona: venerdì scorso, a sorpresa (e, pare, anche con un sotterfugio) è stata chiamata da un suo responsabile, assieme a una persona dell’ufficio personale, per consegnargli la lettera di licenziamento, con effetto immediato e senza alcuna altra comunicazione. Inoltre, da quel momento è stato accompagnato da un addetto alla sicurezza fino a quando ha varcato i cancelli della ST.

Secondo una legge, la 108 del 1990, un’ azienda può risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro con chi ha raggiunto i limiti di età ed ha i requisiti per ottenere la pensione, ma un conto è esercitare questo “diritto” in una corretta relazione con la persona (e magari con un po’ di attenzione per i suoi desideri), ben altro conto è fare la stessa cosa in modo aggressivo e con modalità degne di un ladro, un violento o una spia industriale: quest’ultimo comportamento, quello scelto dalla direzione, è a nostro avviso davvero vergognoso e inaccettabile.

Cosa ha impedito, anzitutto, ai responsabili di discutere con la persona di questa eventualità? Cosa ha impedito di concodrare con la stessa tempi e modalità per lasciare l’azienda?

Ma soprattutto, cosa ha indotto la direzione a comportarsi in questa maniera?

Non escludiamo – ma nemmeno conosciamo – l’esistenza di qualche problema fra la persona ed il responsabile, ma i problemi hanno soluzioni, se tutti – capi e collaboratori – fanno a fondo il loro lavoro. La scelta di “cacciare” la persona in questo modo è, per questo, incomprensibile ed inaccettabile.

Ma ci sorprende anche il ruolo dell’ufficio personale, che fra i suoi compiti ha anche quello di garantire la correttezza delle relazioni fra le persone all’interno dell’azienda, ed ancor di più fra l’azienda stessa e le persone che vi lavorano! Perché non ha impedito che una persona senza alcuna colpa venisse trattata, invece, come un qualsiasi ladro?!?

In ST è da tempo cambiato il clima: diversi episodi sono lì a raccontarlo (pensiamo, solo per esempio, al digiuno delle lavoratrici a part-time, al veder licenziare persone malate di tumore, ad ostinarsi a non voler risolvere legittime richieste di trasferimento per ragioni di salute, o ancora vedere come vengono trattate le persone che lavorano negli appalti…), e questo episodio, purtroppo, non fa che allungare la lista.

Fra i diritti che le persone hanno vi è, anzitutto, la dignità, ed è un diritto che non va MAI violato!

 

Cornaredo, 23 giugno 2016                                           RSU ST Castelletto                                                                                                               www.rsustcastelletto.org

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