RSU: avviato il rinnovo. Potrai eleggere i tuoi rappresentanti per i prossimi tre anni

Oggi 8 maggio 2017 con una comunicazione ufficiale alla direzione dell’azienda, è stato dato il via alla procedura che permetterà, nei tempi definiti (vedi oltre), di eleggere i nuovi delegati che faranno parte, per il prossimo triennio, della Rappresentanza Sindacale Unitaria per i lavoratori della STMicroelectronics di Castelletto.

 

Da oggi c’è tempo 15 giorni per formare la lista dei candidati; la lista dovrà essere esposta per almeno altri 8 giorni, poi si potrà procedere al voto, allo spoglio delle schede votate, alla nomina degli eletti.

Nella pratica, la lista (o le liste) verrà chiusa il 22 maggio.

 

A Castelletto sarà possibile eleggere un massimo di 12 delegati, operai e impiegati/quadri; la lista potrà essere maggiorata fino al 50% in più dei posti disponibili.

Per candidarsi, occorre comunicarne l’intenzione alla commissione elettorale.

 

Verrà esposta copia del regolamento vigente, così che tutti ne siano a conoscenza.

 

E’ molto importante costituire una RSU forte, determinata e rappresentativa, che tenga conto delle particolari caratteristiche di questo sito, capace di affrontarne l’evoluzione con un occhio attento ai diritti ed alle condizioni di chi vi lavora.

Questo può avvenire se si faranno avanti persone dotate della voglia di fare bene le cose, e se queste saranno sostenute (ed all’occorrenza sollecitate) da tutti i lavoratori e le lavoratrici di Castelletto.

 

AVERE UNA BUONA RSU E’ UN NOSTRO DIRITTO!

PARTECIPIAMO CONVINTI ALLA SUA COSTRUZIONE!

 

la RSU uscente di Castelletto

rsu.st.cast@gmail.com

Cornaredo, 8 maggio 2017

PIANO SANITARIO UNISALUTE – Copertura per anno 2017

Si comunica che, relativamente al piano sanitario riservato ai familiari dei dipendenti STMicroelectronics, la copertura per ciascun aderente non subira’ alcuna variazione per tutto l’anno in corso.

La possibile introduzione dei nuovi strumenti sulla sanita’ integrativa contemplati dal recente rinnovo del contratto nazionale avra’ corso solo a partire dal 2018.

Si chiarisce quindi che, per tutto il 2017 non sara’ possibile alcun tipo di sovrapposizione tra differenti piani sanitari.

 

 

Segnalazione anomalie di comunicazione

call center Unisalute

 

Si comunica che, al fine di monitorare e segnalare eventuali anomalie e disservizi legati all’utilizzo del servizio call center Unisalute riservato a dipendenti e familiari di STMicroelectronics, e’ stato istituito uno sportello via corrispondenza elettronica verso l’indirizzo di posta:

sanita.integrativa.rsust@gmail.com

includendo nella comunicazione oltre che il dettaglio del disservizio anche:

  • nome e cognome
  • codice fiscale
  • numero di telefono,giorno e ora di chiamata verso call center
  • tempo di attesa per la risposta

 

 

Per tutti i possibili disservizi non riguardanti il call center, fare riferimento ai delegati della commissione “Unisalute” di Castelletto che trovate in bacheca.

 

 

Cornaredo, 24/03/2017

La commissione sanità integrativa delle RSU ST di Agrate Brianza e Castelletto

Lavoro Mobile Parte terza

lavoro mobilePROBLEMI? Parliamone”

 

Ipse dixit:

“Bella cosa l’accordo sul LMB pero’ dobbiamo organizzarci per evitare che si svuotino gli uffici” “Non vedo proprio come si possa applicare il LMB nella mia organizzazione, noi facciamo SW” “Se ti interessa quel nuovo lavoro in arrivo, non venire a chiedermi di fare LMB” “Dovete dimezzare i giorni di LMB e ridurre il numero di persone entro la prossima settimana” “Il LMB non e’ fatto per aspettare l’idraulico”

Queste sono alcune delle difficolta’ che il nostro giovane aquilotto ha affrontato e subito nel corso di questi quasi 5 anni, ma molte nuvole oscure ancora popolano i suoi cieli; da lontano vede qualche tetro bagliore e sente qualche distante brontolio, la sua esperienza e le sue ferite suscitano in lui timori ostili: chissa’ cos’altro nascondono?

Eppure guardando oltre l’ampio ranch aziendale, sia nelle praterie lavorative di altri settori produttivi negli italici confini, sia nei vasti territori globali della microelettronica e dell’alta tecnologia, si scorgono aquile libere di volare, tuttavia capaci di tenere alto il profitto e garantire efficacia nelle loro attivita’: com’e’ possibile?

I nostri pensieri descritti nella prima parte, ed i numeri mostrati nella seconda affissi nei gg scorsi, indicano che c’e’ qualcosa di anomalo: compaiono vincoli, dinieghi e restrizioni basati su criteri fuori dall’accordo, eppure quanto sappiamo non e’ che un piccolo scoglio emerso dal mare della quotidianita’ lavorativa, altro che vette dove svolazzano le aquile!

Per questo che, come Commissione Lavoro Mobile, abbiamo pensato di proporre a tutti i dipendenti un’indagine conoscitiva basata su di un questionario che comunque garantisca l’anonimato: a noi serve per conoscere la realta’ dell’applicazione del LMB, e ad ognuno di voi permettere di esprimere il proprio pensiero sul LMB –qualsiasi questo sia.

Dunque segnatevi queste date e recatevi al banchetto per ritirare il questionario da compilare:

Mercoledi’ 29 Marzo

Giovedi’ 30 Marzo                 atrio ingresso mensa

Venerdi’ 31 Marzo

Le modalita’ di restituzione vi verranno spiegate nei prossimi giorni o direttamente al banchetto.

Per noi quest’indagine e’ molto importante: vorremmo ricavare la foto ‘tridimensionale’ –tu, il tuo lavoro in ST, le tue esigenze- o meglio l’ologramma il piu’ dettagliato e nitido possibile; per questo che ogni pixel, pardon, ogni voxel e’ fondamentale: non mancare di farci avere il tuo punto di vista, altrimenti ci perderemmo tutti qualcosa.

 

Cornaredo, 14 Marzo 2017

La Commissione Lavoro Mobile

RSU di Castelletto

Lavoro Mobile – Parte seconda – “Diamo i Numeri”

Nelle nostre attivita’ lavorative in ST, qualsiasi sia la mansione o il ruolo professionale che ricopriamo, siamo quotidianamente abituati ad avere a che fare coi numeri: li produciamo, li analizziamo, li confrontiamo, persino li inseguiamo, anche con qualche patema. Capita pure che li subiamo, ma questa e’ un’altra storia.

Volenti o nolenti fanno parte della nostra vita lavorativa dovunque questa si svolga. Ammettiamolo, spesso sono il cardine su cui si fondano i nostri ragionamenti e rappresentano la metrica su cui poggia ogni nostra attivita’ all’interno dell’azienda, misurandone il rendimento e quotandone l’efficacia.

Anche il nostro aquilotto spennacchiato avrebbe qualche numero da mostrare.

Qui sotto vi presentiamo quanto siamo riusciti ad elaborare sui ‘numeri’ del LMB forniti dalla Direzione Aziendale –fonte: Human Resources, periodo 2014-2016 per il sito di Castelletto.

lavoro mobile 2014 - 2016

 

Si tratta delle persone che hanno svolto anche solo 1 giorno di LMB nell’anno di riferimento.

Nel tracciare il raffronto ripartito per organizzazione, per i gruppi che nel corso dell’ultimo anno hanno subito accorpamenti o riorganizzazioni vengono riportati tra parentesi i nomi originari di provenienza –si ricorda che nel 2015 ACP = DCG + IBP

Ognuno puo’ farsi un’idea della salute –o meno- di cui gode in questo periodo il nostro simpatico aquilotto.

 

Purtroppo da Aprile’16 non ci vengono piu’ forniti i dati mensili (ore/persone x organizzazione), che meglio stimano l’applicazione del LMB all’interno di ogni gruppo: un dato per noi molto importante che ci da il segnale se le cose stiano girando per verso giusto o meno.

 

lavoro mobile per gruppi
Tuttavia se qualcuno volesse avere un’idea della diffusione del Lavoro Mobile all’interno delle principali organizzazioni presenti a Castelletto, la tabella qui sotto riporta la percentuale da noi calcolata rispetto il totale dell’organico divisionale –in forza al 31 Dicembre’16.

 

Con questi ‘numeri’ a noi sorge spontaneo qualche dubbio sull’effettiva diffusione del LMB in ST; eppure ci risultano rare lamentele e scarse segnalazioni: che sia sintomo, tutto sommato, di un’utilita’ marginale, forse riservata ad una ristretta elite di dipendenti?

Davvero il LMB e’ un affare per pochi, tra i saltuariamente bisognosi o i periodicamente rari privilegiati?

 

E tu caro lettore, che idea ti sei fatto al riguardo?

 

 

Cornaredo, 7 Febbraio 2017

 

La Commissione Lavoro Mobile RSU Castelletto

Lavoro Mobile – Parte prima

   lavoro mobile

 

 

Ve lo ricordate il lavoro mobile… Correva l’anno 2012, e dando seguito ad un semplice “accordo di indirizzo” del contratto integrativo siglato nel 2009, veniva alla luce un accordo che voleva volare alto. Con un verbale di intesa si introduceva un “nuovo modo” di intendere il lavoro, “…migliorando l’equilibrio tra vita privata e lavoro, fermo restando la salvaguardia … degli obiettivi aziendali”. Un testo che per scelta aziendale era privo di particolari attuativi ma muoveva dalla semplice nozione che tutto era regolato nel rapporto tra capo e collaboratore, se l’attività “… potrà essere svolta a distanza”, ovviamente “… assicurando il medesimo impegno professionale”. Nulla si diceva della durata, anzi di più si diceva che questa era “… stabilita di volta in volta…”, per un numero di giorni “… predeterminato nell’arco della settimana e concordato di volta in volta…”. Un accordo leggero che doveva appunto volare alto, si auspicava un utilizzo massivo e massiccio, minor costi per la società, salute. Tutto bellissimo insomma.

Il tutto, vale la pena di ricordarlo, anticipato da un periodo di test “pre accordo” la cui conclusione era, se possibile, ancor più incoraggiante dell’accordo stesso: contenti capi, collaboratori, qualità del lavoro addirittura migliorata. Si intravvedeva un mondo migliore.

Questo entusiasmo è durato un battito di ciglia, la visione arcaica del modo di lavorare ha infine avuto il sopravvento, ed ecco uscire le fatidiche FAQ che tarpavano le ali al giovane aquilotto: i giorni diventavano “… indicativamente per 1 o 2 giornate [alla settimana]…”. Una minima modifica, direte, ma che ha dato via libera a tutti quei responsabili che non vedevano di buon occhio il lavoro mobile. Da quel momento in poi, per molti nostri manager il numero di giorni possibili è diventato “al massimo di due”, per poi, diventare non più di uno e non il lunedì ed il venerdì, come se fosse implicito che lavoro mobile voleva dire allungarsi semplicemente il weekend.

Ed oggi cosa è diventato il lavoro mobile? E’ forse un modo per prevenire stress dovuto a lunghi e snervanti viaggi nel traffico, un aiuto per meglio affrontare le proprie esigenze personali nella vita di tutti i giorni, un diverso e più sereno modo di vivere la realtà lavorativa di ogni giorno; oppure un altro strumento a disposizione di manager che ne fanno un utilizzo “ad personam”, un benefit da disporre a proprio piacere, o peggio che lo negano invocando non meglio precisate impossibilità di usufruirne.

Eppure, era proprio dai manager che fecero quella sperimentazione, che si evinceva la assoluta praticabilità di quel modo di lavoro: personale contento, che meglio si gestiva il proprio tempo evitando, se non necessario, la fatica del trasferimento da casa, mentre la qualità e quantità di lavoro aumentava!

Eccoci qui, oggi a guardare il nostro aquilotto, sì spennacchiato ma, ancora per un po’, vivo: non in tutti i gruppi la visione arcaica ha prevalso, ma per fortuna per alcuni manager il futuro è oggi. Crediamo anche che, per potere riavere indietro quell’accordo che per un momento ha soddisfatto sia noi che la direzione, il silenzioso lamento che abbiamo più volte ascoltato dai nostri colleghi, debba diventare un rumoroso mugugno, e chissà, nel prossimo futuro un grido d’aquila.

 

 

Cornaredo, 27 gennaio 2017                                            La Commissione Lavoro Mobile RSU Castelletto e Agrate

 

ALSTOM POWER ITALIA

Venerdì pomeriggio Danilo e Fulvio hanno deciso di andare a trovare i compagni della ALSTOM POWER ITALIA (GENERAL ELETTRIC).

I nostri compagni della ALSTOM ITALIA non se la passano bene. Sono stati licenziati circa 150 lavoratori che poi hanno occupato la fabbrica nella quale lavoravano.

Alcuni di loro, i più anziani hanno accettato la miseria di qualche mensilità per lasciare la ALSTOM ma per i più giovani, che sono quelli che ci hanno accolto accompagnandoci in un giro “turistico” nel gelido capannone, accettare le misere offerte della dirigenza non è stato possibile; quindi l’unica possibilità per provare a difendere un posto di lavoro che non c’era più, hanno occupato la fabbrica vietando l’accesso in essa anche a chi non era stato licenziato (personale impiegatizio).

In un angolo del capannone, “scocciando” del comune cellophane, sono riusciti ad isolare un angolo scaldato da stufette dove possono riunirsi e accogliere tutti coloro che li vanno a trovare. In quell’angolo caldo ci dormono, ci mangiano e continuano a presidiare la loro sede di lavoro.

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Ci credono, e la loro resistenza ci ha commosso. Non sono abbandonati; venerdì pomeriggio abbiamo visto che la FIOM milanese, rappresentata da Giudici, era lì con loro e nel pomeriggio nell’angusta, ma accogliente saletta si sarebbe riunito l’apparato della CGIL regionale, infatti appena prima che ce ne andassimo abbiamo avuto modo di salutare Elena Lattuada e altre persone della segreteria regionale CGIL.

Mentre eravamo lì, un giornalista de “il Giorno” li stava intervistando e un fotografo mi consigliava su cosa fotografare.

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Vivono anche grazie a quelli come noi che se la passano meglio e li aiutano in qualche modo. Continuano a presidiare la fabbrica imponendosi stoicamente una turnazione su tre turni.

 

Qualche spiraglio sembra concretizzarsi: ci hanno detto che a breve verranno ricevuti al MISE per aprire un tavolo sulla loro vicenda. Ci ricordavano che non erano in crisi e che la loro produzione era altamente qualificata –ci hanno fatto vedere macchinari, come un tornio lungo quasi 20 metri, unico nel suo genere-. Il tutto è avvenuto semplicemente per la volontà di portare all’estero la produzione di turbine ad un costo di fabbricazione minore, a detta della dirigenza.

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Cosa possiamo fare noi?

Non abbandonarli! Linkare la loro pagina “facebook” con la nostra.

Continuare ad andare a trovarli, magari condividendo con loro parte del nostro tempo cercando di sostenere il loro sforzo.

Postare sul nostro sito le foto che abbiamo fatto e soprattutto parlarne.

Far capire alle gente di ST che il nido “coccoloso” , caldo e apparentemente sicuro nel quale lavorano è l’eccezione e non la regola; appena fuori di qui, si sta molto peggio.

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Pag. Facebook:

PRESIDIO GENERAL ELETTRIC SESTO SAN GIOVANNI