Pasti da lupi, stenti da cani

E dunque il 25 di Maggio 2016 si e’ perpetrato il solito rito: L’assemblea degli azionisti, disinteressati all’andamento di questa azienda che avrebbe bisogno di investimenti, oltre che del nostro lavoro, delle nostre intelligenze, ed invece domanda i nostri giorni di ferie, attua il blocco del nostro contratto interno, licenzia 1400 lavoratori, risparmia sul nostro pasto ed altro ancora;  disinteressati di tutto questo, dicevamo, hanno approvato l’erogazione dei dividendi di 0.24 USD per azione. Un bel premio di piu’ di 200 milioni, anche per quest’anno, per i soliti noti.

Certo, e lo hanno ribadito anche in incontri  nostrani, il conto e’ minore di quello dell’anno scorso. Gia’, si sono moderati. Ma e’ proprio cosi’?

Due conti: L’anno scorso la ST ha registrato un free cash flow di 347 Milioni di dollari, insufficiente a coprire le spese derivate dall’erogazione dei dividendi (0.4 USD). Quest’anno, il primo trimestre ha visto un Free cash flow di 31 Milioni ed un pagamento di 88 Milioni di dividendi, sempre in dollari. Visto che le “operazioni” dei licenziamenti qualche cosa costano e visto, inoltre, il perdurare delle difficolta’ del mercato, forse anche i nostri lupi hanno dovuto moderarsi.

I lupi, pero’, si sa’ sono ingordi e tendono a trangugiare e, a volte, il pasto si tramuta in un brutto mal di pancia.

Alla fine dell’abbuffata, il ministro francese dell’economia, ha tuonato contro i nostri sazi commensali.  Da un articolo della Reuter: “…Ho chiesto a BPI (azionista di STM) molte volte di tagliare il dividendo. Penso che non l’abbiano tagliato abbastanza. Siamo in una logica di breve termine il cui obiettivo e’ di tenere alto il prezzo dell’azione. Questo non e’ la nostra priorita’”.

E’ comunque una novita’. Non sappiamo quanto le azioni dei sindacati e dei lavoratori della ST che in questi mesi si sono mobilitati siano stati determinanti a fare cambiare opinione al ministro francese. Una cosa comunque sappiamo: se non avessimo neanche cominciato a esprimere il nostro parere sulla ingiustizia che vede crisi, riduzioni di salario e riduzioni di personale associate a cospiqui dividendi per gli azionisti, l’ingiustizia che vede una azienda farsi di giorno in giorno piu’ povera, mentre una minoranza incassa, se non avessimo provato a cercare di esprimere la nostra opinione, nessun’altro lo avrebbe fatto per noi.

Certo la mobilitazione non ha visto, ancora, impegnati la maggior parte dei colleghi. Eppure nel suo piccolo, l’esserci organizzati ha dato la possibilita’ a piu’ “sussurri” di diventare una leggera brezza.

E se questa leggera brezza ha cominciato a fare vacillare le sedie di qualcuno, provate a pensare cosa potrebbe fare un vento un poco piu’ forte.

A tutti i colleghi che ci hanno messo la faccia, un grazie di cuore.

 

Cornaredo, 30 maggio 2016                                                                                la RSU di Castelletto

rsu.st.cast@gmail.com

www.rsustcastelletto.org

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