La direzione ha chiesto, ad Agrate e Catania, il raffreddamento delle attività produttive nel 3° trimestre 2015, con motivazioni ed entità (ed anche atteggiamenti) differenti.
Ad Agrate la richiesta ha riguardato solo AG8 ed AGM, per una contrazione temporanea delle commesse AMS su alcuni filoni di prodotto; l’entità della richiesta è stata di 9 turni lavorativi per il personale diretto a 21 turni, e di 9 giornate per il personale indiretto. Su richiesta della RSU agratese, una parte importante delle giornate potrà essere concentrata nel periodo natalizio, con una chiusura dell’attività dal 21 al 31 dicembre, e c’è una disponibilità a far sì che gli altri turni di fermo possano essere concentrati sui turni più disagiati; infine, verranno salvaguardati coloro che non hanno istituti per coprire la nuova chiusura, e alla RSU verrà dato un resoconto periodico dell’andamento di questo raffreddamento.
Per questo, la RSU – dopo aver consultato in assemblea i lavoratori interessati – ha siglato un accordo con la direzione.
A Catania le cose sono andate assai diversamente: non solo la direzione ha chiesto il coinvolgimento dell’intera struttura produttiva (oltre 2000 persone), per un totale di oltre 10 giorni medi di chiusura, ma si è presentata al tavolo della discussione con la RSU con una proposta da “prendere o lasciare”, rifiutando ogni richiesta relativa alla possibilità di concentrare le chiusure o il “godimento” degli istituti nel periodo natalizio o nei turni più disagiati, così come ogni tentativo di proteggere chi già oggi ha scarsa disponibilità di istituti retribuiti, minacciando il ricorso alla cassa integrazione se queste condizioni non fossero state accettate
La RSU, preso atto dell’impossibilità di contrattare qualsiasi attenuazione degli effetti di questa chiusura, ha respinto la proposta, e la direzione catanese ha così avviato la procedura per la CIG a rotazione per 2024 persone da qui a fine anno.
Per discutere di questo tema e della situazione produttiva catanese, da domani si svolgeranno le assemblee a Catania.
Per quel che riguarda Castelletto, l’azienda assicura che non è necessario alcun intervento aggiuntivo a quanto già previsto dal calendario aziendale.
A parte, in un apposito comunicato, esporremo un resoconto dell’incontro fatto il 29 settembre sulla situazione del sito.
Cornaredo, 5 ottobre 2015 la RSU di Castelletto
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